L’industria dell’auto e il superamento degli stereotipi sulle donne

Alcuni pregiudizi e stereotipi sono duri a morire. Le donne sono sempre state considerate “outsider” nel mondo dell’automobilismo. Ma, sia dal punto di vista del design e della produzione, che come consumatrici, l’apporto del genere femminile è stato (e sta diventando) sempre più importante. Prepariamoci quindi a “resettare” le nostre connessioni neurali, perché vecchi adagi come il classico “donne e motori, gioie e dolori” non hanno veramente più ragion d’essere.

Design e innovazione al femminile

La pioniera dell’industria delle auto è sicuramente Berta Benz, moglie di Carl, fondatore della Mercedes. Fu lei a “collaudare”, peraltro di nascosto dal marito, il primo modello nel lontano 1888. La sua intraprendenza fu fondamentale e le sue azioni di “marketing” fecero conoscere l’azienda, donandole un grande sprint iniziale.

Se possiamo guidare senza problemi anche sotto un acquazzone, lo dobbiamo all’ingegno di Charlotte Bridgewater, che inventò il tergicristallo e, se stiamo al calduccio dentro al nostro abitacolo anche con diversi gradi sotto zero, dobbiamo ringraziare l’ingegnere Margaret Wilcox, che mise a punto il primo sistema di riscaldamento dedicato alle auto. La lista prosegue praticamente all’infinito, e dimostra come il genio femminile abbia contribuito con molte innovazioni “pratiche” che hanno migliorato la qualità dei veicoli di trasporto.

Donne in fiera: ora vestono in tailleur

Dal 2018 il Motor Show ha subito un piccolo/grande cambiamento. Le ragazze in abiti succinti che si aggiravano intorno a prototipi e nuovi modelli in mostra, sono state sostituite con hostess e steward vestiti in modo decisamente più sobrio. In un mondo dove giustamente le donne non desiderano essere più “oggettificate”, si trattava di una pratica obsoleta e ormai anche un po’ di cattivo gusto. La bellezza può essere declinata anche in modo più sottile, senza bisogno dell’inutile esposizione di una percentuale maggiore di centimetri quadrati di carne. Tutte le donne amano sentirsi in forma ed essere belle, ma ciascuna con la propria individualità, come affermano anche gli esperti di Motiva, un’azienda che si occupa di chirurgia estetica e che ha capito che, al di là delle forme, bisogna mettere al primo posto il benessere psico-fisico delle persone.

I modelli di auto preferiti dalle donne

Tra i modelli più richiesti, troviamo le city car (anche di lusso) che possono essere guidate in modo agevole e snello, come la Fiat 500, la Nissan Micra, la Citroen C1, la Mercedes Classe A, oppure anche l’Audi A1 e la mitica Mini Cooper. Le donne al volante hanno a cuore lo stile e la praticità. È per questo che, rispetto agli uomini, scelgono modelli di dimensioni più ridotte. Niente a che fare con le capacità di guida: quelle, ormai lo abbiamo capito, non hanno nulla a che vedere con la propria identità di genere.